lunedì 18 ottobre 2010

Ha nevicato stanotte.


Stanotte ha nevicato. Ha nevicato però era giorno, stanotte. Osservavo dalla finestra, non avevo mai visto nevicare, dico davvero. Le mie gambe hanno incominciato a correre, correre, correre, quasi senza alcun comando; ho preso la macchina fotografica e sono andata lì, dov'ero stata poco prima, a immortalare un momento così, quasi come fosse una di quelle persone che vedi una volta e forse mai più.
Però era un sogno, io non ho mai visto nevicare. E oggi mi sento come una di quelle palle di vetro, piene di acqua e neve finta. Come sono chic.
E poi mi sento come quei bambini impacciati al loro primo bacio, al loro primo giorno di scuola, al loro primo, primo non so cosa. La professoressa di filosofia mi ha detto che se fossi nata in un'altra epoca, probabilmente mi avrebbero condannata al Rogo.

Te l'ho detto che sto correndo, ma sempre sullo stesso posto.
Stamattina mi piaceva la voce di quel cantante di quando avevo 10 anni,
che poi non si sa come piace anche a te.
E mi ha dato il buongiorno,
diceva che la sensazione era strana
sì cazzo.
Invertiamo i ruoli, voglio che le sensazioni vengano a cercarmi,
so che io non lo farò mai.

[ Si vedono di più.]

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