venerdì 30 luglio 2010

L'assassinio.

A me non piace più, il modo in cui sto scrivendo.
Mi sento come un assassino alle prime armi,
che non sa dove puntar la pistola, quando e come premere il grilletto.
Spaesato, impaurito, che so, io.
Ma non getterò l'arma per terra, no,
Ce la faccio.


Soon.

mercoledì 28 luglio 2010

C'è bisogno di dolcezza;



di divorare sorrisi,
di vedersi vivere.

Ma io voglio che le cose passino e mi sfiorino.

Mi aspetta un bel mare verticale,
una spiaggia,
spero che da qualche parte ci sia qualcuno ad aspettarmi.

Volevo cancellare questo blog e, di nuovo flickr.

Più le lancette si spostano, più c'è nell'aria voglia di cambiare epidermide.
Una voglia di colorarla con una tempera dalle tonalità così cianotiche, fredde, intense.
E tu sei il Sole e commetterai un omicidio; ma lascio a te la scelta: puoi toccarmi, oppure no.
Ma cos'è, tutto questo assassinio gratuito?

Sono davanti allo specchio e sta per spaccarsi.
Proprio come le mie mani.
Ho l'indice e il medio protesi in avanti, non si staccano più.
C'è bisogno di autonomia, di indipendenza dalle malattie incurabili.
C'è bisogno anche stavolta, del proprio assassino.
Vorrei non essere più ghiaccio,
vorrei essere acqua, così da poter essere divisa in tante parti,
indispensabile, diversa in ogni bicchiere, in ogni palato che la manderà giù.
Andargi di traverso, esser maledetta.

Sono solo al primo stadio,
mi sento trasparente.

Ghiacciami di nuovo,
poi scioglimi,
poi dissetati.
Ma non mandarmi via,
non sputarmi.
Chiedo asilo.


E, in quanto a te, Buon compleanno.
Epicuro non aveva ragione;
e io sono unica, sì, sono L'unica.

martedì 27 luglio 2010

Piccoli graffi ci striano il corpo, dentro.

"Perchè non ti allunghi le unghie? Vuoi che ti passo lo smalto? Dai, dai, dai."
Ma Lei, nella sua mente, rispose: "Mi si potrebbe spezzare in gola, potrei graffiarmi."


Oggi mi taglio i capelli, Oggi voglio fotografare, Oggi voglio Agosto e voglio andare in Irlanda. Devo disintossicarmi.

domenica 25 luglio 2010

No tomorrow.

Quel domani che volevo ieri? Non é oggi.

Ho corso abbastanza, sono stanca.
Ho una sorta di mancanza.
E vorrei che mi baciassi le ginocchia.

Mi fanno male le ossa.
Solo così mi rendo conto di averle.




Winter is for Lovers.

sabato 24 luglio 2010

Sto bene, sto bene.

Non che sia diventata insensibile a tutto, ma quasi.
Mi sento veramente come se fossi un violino.
Vibra, ma non da sè. Magari se cade.
Osservare, solo quello, dico.
Non vuole e non può emettere alcun suono senza uno stimolo, una mano, una carezza.

Mi affido alle mani del mio musicista, oggi.
Posso rimanere chiusa nell'armadio, un pò, per il resto del mondo.

Come siamo belli insieme .


"Ho una foto sugli occhi e non vedo niente, sono lo specchio acritico del mondo deprimente. Voglio clonarmi per conoscermi meglio, voglio clonarmi per vedermi alla giusta distanza."

venerdì 23 luglio 2010

Un giorno dovremo rifare questa foto.

Avevo deciso di non fotografare più.
Poi è arrivato un "critico" e mi ha fatto ricredere.


martedì 20 luglio 2010

.

Voglio dei denti grandi. O una lente di ingrandimento magari, per farti vedere da così lontano che sto bene, che sorrido comunque.
Ho aspettato altri 10 minuti, volevo farmi male ancora un pò.
Ma cosa ne sa Epicuro di noi, dimmelo, porco dio!
C'è chi sogna, chi ha paura dei propri incubi, chi come me non sogna più.
Ed io, io quei sogni li ho amati con tutta me stessa.
Un prato, una tenda, Nothing Owed. Una scritta, una canzone che avrei desiderato sfiorassi con le tue dita, per sentirne il rilievo sulla pelle.
Era bello sognare.

Mi sono svegliata.

venerdì 9 luglio 2010

E provo soltanto disgusto e paura.

A volte mi vien voglia di scrivere, a volte mi vien da pensare di parlare a vuoto.
Forse scrivo sì, per me stessa, ma anche con la speranza che qualcuno colga le mie parole.
Mi chiedo perchè io abbia eliminato V. dal mio repertorio e stia scrivendo sempre in prima persona, forse è un bene, un male, una vittoria, una sconfitta.. Non so dare una risposta a tutto questo.

Mi chiamo Federica Armeni e alle 7:30 del mattino ho fatto un balzo dal letto,
viva l'insonnia, oserei dire.
Mancano 2 giorni ai miei 18 anni e più si avvicinano,
più vorrei non essere mai nata
o comunque, non vorrei ricordare tale data.
Mi hanno detto che colpisco la gente nei punti deboli per ottenere ciò che voglio,
dò le spalle e mi rifiuto di crederci,
rifletto,
penso che dovrei anch'io nel mio piccolo fare qualcosa,
in questa casa che non è una casa.
Piego la mia camicia, la più larga che abbia mai avuto.
Spero un giorno di indossarla e non sembrare più grossa di quello che sono,
ma per nascondere ciò che dovrei essere.
L'ho fatto ancora, Dio sì ho sbagliato e chiunque si incazzi con me ha forse tutte le ragioni del mondo.
Credo di utilizzare troppe volte la parola forse, forse.
Dovrei smetterla e cercare di avere più certezze.
Dovrei credere nel mio principe azzurro, una volta trovato.
Invece sogno ancora Il mio unico amore.
Sono patetica.
Sono vuota e marcia.
Ho detto che sono la paura
sono il male
cercate di capirmi.

Non ce la faccio più
devo darmi da fare
e per prima cosa
farò l'amore,
farò l'amore con il vuoto.







sabato 3 luglio 2010

Oggi mi hanno potato gli cheveux.



Eccomi, nuova nuova!

Io sono per il taglio netto,

oggi si cambia. Taglierò tutto questo pagliume et voilà.
Non è che non sarò sempre la stessa, sia chiaro. Magari la stessa che dà l'impressione d'esser più seria, che so.

Ho passato anche questa notte a rileggere tutto, sempre le stesse parole, le ho conficcate nello stomaco e tutto fa un pò male.
Adesso ne è a conoscenza anche A. uno dei miei migliori amici,
Lui dice che io e te gli facciamo venire il vomito, il Diabete.

venerdì 2 luglio 2010

Contrari e Pensieri Superficiali.

Mangiare un gelato e pensare al cono capovolto nello stomaco mentre cerchi di mandarlo fuori e di farne uscire un' opera d'arte, così pare più carino?
Giuro, non lo faccio da un pò ma ci penso ancora.
Pensavo che gli Afterhours saranno anche fighi obiettivamente, ma mi stanno un pò sul cazzo. Però è vero voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida stasera.
Come un Enso, che so, il simbolo degli Einsturzende Neubauten, altrimenti.
Ma sono cupa, diomio, mi piace il colore sulla pelle anche se dentro i colori non li sento da un pò.
Ho mentito a me stessa, che tristezza.
Non ho illuso gli altri, ho illuso me stessa.
Cubo di Rubik fai schifo al cazzo!
Sono paralizzata, oh no, le mie mani non riusciranno a risolverti/mi.
Poi magari si pensa che sono psicopatica, poi si pensa che le bugie son le canzoni che escono dalle mie corde vocali.
Ma sono leale, lo giuro. Non mi piace l'ipocrisia
è come parlare senza che esca la voce, dir ciò che non penso. Poi pensano che amo un muro, ma io credo sia un muro morbido
e anche se non lo è mi piace lo stesso
mi fa bene sbatterci contro, non una ma infinite volte.

Tornano ogni giorno i piaceri, il piacere malato a ruota libera.
Presente quando pensi: "Ho voglia di cambiare"
e il cambiamento ti fa bene, ti fa bella, ti fa gnocca e figa e iea.
Mi debbo dar da fare, passano i giorni.

Io corro, corro.
Mi spacco le ossa e mi farò bella
almeno un pò.

(I miei discorsi non fanno una piega, oppure non hanno senso, amen.)


Ma lo vedi sono un germe nelle mie stesse viscere mi sto divorando da sola.

Sono il lato più Oscuro di una Commedia Noir.
E ciò non consola.



Saremo simili e lo sputerò.

giovedì 1 luglio 2010

Bohème, mi piace la parola Bohème e non mi piacciono le castagnole che nonsonocastagnole.

Oggi mi hanno fatto assaggiare delle castagnole che per me non sono delle castagnole. Io mi ricordo quelle di M, erano solo ricoperte di miele e la degustazione era accompagnata dalle note di Just Like Honey dei Jesus & Mary Chain. Queste, invece, sono ricoperte di una glassa al limone e al cioccolato. E' un Dolce Extradolce e ora, mi viene da vomitare. Indigeribili, assolutamente, puàh.
Stasera credo che mi rifarò il palato con mezzo biscotto e sarò apposto con 20 kilocalorie. E' giusto così.
Le mie ginocchia oggi sono gemelle, anche il sinistro è stato ferito, anche lui diventerà viola.
E quello destro, invece, sta perdendo colore come quando Lui se n'è andato, ma mi ha fatto sorridere. In incognito i saluti, i sorrisi, le prese per il culo non mancano ma è più dolce di un ti voglio bene o di un cuore nero; poi aprii per l'ennesima volta lo scatolone dei ricordi, una dichiarazione d'amore molto bohème, mi dicono.
Lo ammetto, non erano le fiamme dell'inferno ad albergare dentro me quanto invece le nubi. Il bello è che c'è da impazzire ma mi piace.
Il bello è che è l'unica cosa di cui sono certa, è l'unica cosa stabile nella mia persona.

Non voglio un cazzo dalla vita. Voglio solo Capellirossi, dei pantaloni a vita alta, delle gambe storte, andare a Praga e perchè no, ascoltarmi l'Ansia di Fumaretto che Billoni interpreta da paura.

Vado a fare shopping con quei 20 cash lasciati dal padre,
sono euforica e mi esplode il cuore
e sono euforica e mi esplode il cuore
perchè
non so cos'è
e sono euforica e mi esplode il cuore.



- Loro erano così Bohème.