sabato 28 agosto 2010

Sono tornata, ma non a casa.

E non è quando stai in apnea che ti torna la voglia di tornare in superficie, perchè poi tanto ci fai l'abitudine. Entra l'acqua salata nelle narici, fa il suo corso, fino a dar sapore al tuo cuore.
E quando riprendi a respirare è come essersi svegliati da un lungo letargo del quale però ricordi ogni minimo particolare, un letargo ad occhiaperti.
Inizi la giornata con odor di cipolla, la signora in rosa che non lo sopporta, allora spruzza profumo all'interno del vagone sbagliato, in cui ci siamo intrufolati.
Seduti sulle valigie, trovarsi amici napoletani e qualcuno che s'interessi delle tue passioni. Il tempo passa più in fretta. Binario 16, son scesa qui. Arriva, presto corriamoacasa.
I piedi gemelli, due che batton sul letto perchè è bello prima di addormentarsi. Non era sulla torta, ma come zucchero filato ci siamo assaporati. Un solo biglietto, accanto al cuscino: "ti guardo che dormi e mi basta". Keith Haring, il letto, le finestre dei palazzi di fronte da osservare dalla nostra e con la scusa farci passar l'aria tra i capelli, la pizza e il poco sale perchè lo avevamo usato tutto per i nostri organi.
E non è vero che te ne vai.
Me ne vado, ma quella non è casa.
Allora qual'è casa.
Non lo so.
Per strada?
Forse.
E perchè vuoi andare a vivere sotto un ponte?
Non ho detto questo.
E se sapessi dove andare, dove andresti?
Qui.
Era "Qui", la risposta.

Rimettetemi con la testa sott'acqua, che mi mancano le corde dell'archetto sulla schiena, mi mancano le labbra sporche di succo d'arancia, la pizza senzasale e i piedi che battono sul bordo del letto.

Abbiam fermato il tempo.





sabato 21 agosto 2010

Je ne suis pas. Riavvolgere il nastro, buonanotte Carta da parati Poulain.



"Sei bella
come Inverno di De Andrè
quella canzone da pelle d'oca e da amare così tanto ringraziando il cielo nostro di aver avuto la fortuna di ascoltarla.
Vorrei anch'io avere l'onore di fotografarti con una conchiglia
vorrei anch'io farti sentire il mare
ma siamo lontani ed è un leggero dolore.
Ma siamo lontani ?
sei anche gentile
non solo sei il mio sogno
sei anche gentile

non.sono.bello
sono fortunato questo si
fortunato perchè conosco l'inverno.

11
e sono pronto a darti tutte le carezze.

Mai successo di sciogliermi così
a causa dell'inverno."


Grazie della bella giornata, Sogno.
E' così che va .

Mi piace nutrirmi di dolci che presto toglieranno dal commercio.

venerdì 20 agosto 2010

Mi sento realizzata.

Avevo detto che ogni qual volta in cui io giri il pomello della doccia mi lavo da tutte le pennellate, da tutti gli agenti esterni. Ho deciso che mi sento pronta a cambiare il mio serbatoio. Cinque ore, soltanto, scendere dal treno sorridere-ridereeridere. Ho dipinto un elefante giallo dalla cui proboscide nasce il sole. E l'uomo lo accarezza balla la sua gloria, la sua vittoria, la sua rinascita, magari. Ho venduto il mio quadro.

Non sono fatta di materia onirica,
non è un onore conoscere l'Inverno.

giovedì 19 agosto 2010

Meniamocela.



Speriamo bene, dai.

martedì 17 agosto 2010

Unknown.


Sono le 16:15, a F., a mare. Le dita dei piedi infastidite, poichè tra uno e l'altro piccoli sassi albergano, mentre poggiamo i piedi, a riva.
Unknown guarda in un punto fisso, così pare, forse son tanti punti, forse è solo perso nel vuoto, il suo sguardo. E' il personaggio, il soggetto più interessante della giornata, non si potrebbe mai smettere di osservarlo. Ha dei ricci che gli cadono sul collo, neri, come la sua pelle abbronzata; il suo sorriso nasce dagl'occhi e si riflette sulle labbra, così carnose, così belle; sarebbe perfetto sposarle, creano pensieri sublimi. Credere nell'impossibilità che un'estate che prometteva soltanto punture di zanzare e afa che secca la fronte, possa regalarti miriadi di fotogrammi che registrerai nel tuo organo violaceo. Oggi forse è un gran giorno, forse finirà per esser dimenticato, o per esser segnato sul calendario. Voler ciò che non c'è, aver paura di guardarsi, sentirsi forte connettendo il cervello a pensieri mistici. Fondotinta e eye-liner anche se lui non lo sa, per lui. Le onde del mare fanno avanti e indietro come i pensieri, v'è il desiderio di respingerli, per chissà quale timore, ma ritorna, Unknown, Che Meraviglia. Lui non deve correre senza guardare quella macchia nera sbiadita. Lui deve togliersi quelle lenti perchè altrimenti arriverà la notte. Semplicemente non avevo un block notes, al mare, oggi.
Vorrei amare la solitudine, come Nik.

Quanto tempo abbiamo ancora per illuderci di stare? Per illuderci di andare, per illuderci di avere?

(Credo, meno di quanto possiamo immaginare.)

Stanotte ho salutato metà dei ragazzi che se ne andranno, odio gli addii, gli arrivederci o che essi siano.
Cosa non si fa, per 1000 grammi in meno, sempre di più.
Ho indossato quelle scarpe finalmente e ho i mignoli rotti.

domenica 8 agosto 2010

E' solo un post come gli altri.

Ancora una volta sono qui a chiedermi cosa si prova a buttarsi da un palazzo di cinquanta piani. Ho sempre detto, chissà, mancherà il respiro, come tante cose che giornalmente ce lo fanno mancare, quando accadono a ogni singolo essere. Allora credo di essermi buttata da quel palazzo parecchie volte, in diciotto anni della mia esistenza. Non sopporto chi ha in mano un girasole e lo getta, calpestandolo, perchè vuole la rosa, essendo consapevole che il primo non ha niente da invidiare ad essa. E non sopporto chi usa una tenda trasparente per coprir l'evidenza, qualcosa di troppo grande e pesante. Mi sono immersa in una vasca, il rumore dell'acqua nelle orecchie è senz'altro migliore, rispetto alle parole di chi, non le connette al cuore e al cervello. Seppur avessi una paura assurda nel farlo; mi terrorizza quel marmo blue, pieno d'acqua.
Mi hanno chiamata Fiore e mi hanno detto di non sentirmi sola, ho trovato asilo e allo stesso tempo mi son sentita in mezzo ad un deserto.
Chiodi in cubi neri, pupille che lanciano chiodi sulle mie sopracciglia.
Finzione e serenità.
Un bacio effimero, che laverò via.

Fin qui tutto bene, fin qui tutto bene, fin qui tutto bene.



domenica 1 agosto 2010

Sistemar le candele in ordine d'aroma.

Stanotte mi sono addormentata su un letto a due piazze. Le lenzuola non c'entrano granchè con le pareti cianotiche della stanza; sono dai colori caldi - giallo, marrone - sembra quasi che quel quadrato si sia creato una barriera da tutto il gelo che intorno, c'è. E per quanto possa porvi riparo, v'è il caos: Skinny jeans a vita alta, giacchette grigie, pan di stelle che non mangerò mai, un giubotto che termina sotto i seni, abbastanza corto per mettere in risalto quella scritta sul torace, il portatile, la mia vecchia macchina da scrivere, "Tutti i racconti del mistero, dell'incubo e del terrore" di E. A. Poe, una foto dei Baustelle e una dei CocoRosie, che dovrei appendere alla parete, insieme a tutti i miei centoventi scatti e ai biglietti della metro di Roma. E tutte quelle cartoline di posti mai visitati, dei nudi disegnati per salvarsi le palle al penultimo anno di scuola, (mio caro Profe, gay, di Figura; il cui cane v'ha allegramente cagato le scarpe di pelle!).
Ho ri-sistemato le candele sulla mia bacheca, in ordine d'aroma. La mia preferita resta sempre quella, al mou. Ho aggiunto una saponetta al profumo di cannella; l'amica vegetariana del padre, che ti porta sempre regali estremamente prodotti naturalmente, forse ha capito come prendermi.
Ho alzato le tapparelle per far entrare luce e cambiare l'aria cancerogena che circola nel mio habitat.
Sto meglio, insomma.
Quando arriva il solito idiota, poi, esclamando che "Federica è strana, ma è un complimento; che forse non lo sa, ma va contronatura e lui vorrebbe darmi delle lezioni."

Intanto noi ci siamo sposati e siamo bellissimi.
Intanto c'è chi si innamora di una pizza effimera al sapore di cartone e formaggio.
Intanto Io, mi lascio prendere a schiaffi da G, Z, P, come volete chiamarlo; lui mi ha chiesto "Chi sono io?" e io gli ho risposto: "Sei".
E sempre io e solo io, penso che dovrei comprare un nuovo block notes.
E preparare la scenografia per la festa dell'8 agosto.
E prendere i biglietti per Dublino.

Il mio vicino s'ascolta i Guns'n' Roses. Bah, certa gente, non la capisco davvero, dico.
Prendo le casse e ascolto i Sonic Youth, io, questa mattina.