venerdì 9 luglio 2010

E provo soltanto disgusto e paura.

A volte mi vien voglia di scrivere, a volte mi vien da pensare di parlare a vuoto.
Forse scrivo sì, per me stessa, ma anche con la speranza che qualcuno colga le mie parole.
Mi chiedo perchè io abbia eliminato V. dal mio repertorio e stia scrivendo sempre in prima persona, forse è un bene, un male, una vittoria, una sconfitta.. Non so dare una risposta a tutto questo.

Mi chiamo Federica Armeni e alle 7:30 del mattino ho fatto un balzo dal letto,
viva l'insonnia, oserei dire.
Mancano 2 giorni ai miei 18 anni e più si avvicinano,
più vorrei non essere mai nata
o comunque, non vorrei ricordare tale data.
Mi hanno detto che colpisco la gente nei punti deboli per ottenere ciò che voglio,
dò le spalle e mi rifiuto di crederci,
rifletto,
penso che dovrei anch'io nel mio piccolo fare qualcosa,
in questa casa che non è una casa.
Piego la mia camicia, la più larga che abbia mai avuto.
Spero un giorno di indossarla e non sembrare più grossa di quello che sono,
ma per nascondere ciò che dovrei essere.
L'ho fatto ancora, Dio sì ho sbagliato e chiunque si incazzi con me ha forse tutte le ragioni del mondo.
Credo di utilizzare troppe volte la parola forse, forse.
Dovrei smetterla e cercare di avere più certezze.
Dovrei credere nel mio principe azzurro, una volta trovato.
Invece sogno ancora Il mio unico amore.
Sono patetica.
Sono vuota e marcia.
Ho detto che sono la paura
sono il male
cercate di capirmi.

Non ce la faccio più
devo darmi da fare
e per prima cosa
farò l'amore,
farò l'amore con il vuoto.







1 commento:

  1. capisco quella sensazione.
    il giorno del mio compleanno mi sono ritrovata in lacrime e insonne nel divano.
    il problema di quando compi gli anni è che ti hanno abituata a credere che per un giorno tutto sarà perfetto. che tutto andrà per il verso giusto e che sarà speciale.
    e non è mai così. è solo uno schifosissimo giorno come un'altro.

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