domenica 30 gennaio 2011

Spero che lei cambi presto nome all'anagrafe.

Oggi parlerò di lui, che non merita neanche la maiuscola poiché non è altro che feccia umana.
Oggi parlerò del signor costanzo (sì, sempre in minuscolo).
Oggi costanzo mi ha vietato qualcosa perché crede di avere potere, ma ha i neuroni appesi ad una speranza che non esiste più.
Oggi costanzo mi ha riparato le scarpe: ma a che serve; non basta per camminare senza sentire dolore.
E' questione di carenza, di insufficienza, di assenza.
Io ti prego signor costanzo di correre all'anagrafe e cambiare il tuo nome perché proprio non ti si addice.
Io credo che i nomi debbano essere dati solo dopo, al culmine, quando arrivi a sapere davvero chi hai davanti.
E poi mi hai chiamata Vigliacca, ma infondo io mi sono presa solo la lettera V perché magari è pure vero che tra le tante cose possa essere anche Vigliacca, appunto.
E io a te darei solo un numero.
Tu sei 0 (zero).
Vorresti essere come gli altri ed è quello che vorrei anche io.
Come ti sbagli e come ci illudi.


Come vorrei lavarmi il collo e non sentirti più addosso.
Non mi preoccuperò, lo giuro.
Sei come il cielo che tuona e non butta via l'acqua sporca.

1 commento:

  1. "Sei come il cielo che tuona e non butta via l'acqua sporca."

    Calzante e perfetto.

    RispondiElimina