mercoledì 9 marzo 2011

Sono tornata.

L'assenza si legge sul registro di classe della V C sperimentale e negli occhi.
E' marzo, alla fine, no?
Possiamo ancora goderci questo meritato letargo, che so, evitando le facce altrui, i numeri, i giudizi e compagnia bella, gli autobus persi, il suono della campanella sbagliata.
Oggi dormo.
Penso costantemente a quel 22 Marzo, secondo giorno di Primavera. I fiori sbocciano.
Qui invece non c'è terreno fertile.
Non vi ho mai parlato di Mrs. Cuore e del posto in cui mi ha portata.
Forse un giorno lo farò.
Oggi esco.
Mi vesto di rosso, così non sanno che io sto sfiorendo.
Mi piacerebbe dire "ciao" a qualsiasi persona mi capiti davanti agli occhi, oggi i loro, alla mia vista, si sgranano; forse lo facevano anche prima, ma ero spensierata, avrebbero dovuto comprarmi delle lenti per vedere le cose negative.
Chissà la gente, quando ti osserva per strada, che storie si fa.
Quella l'ha data a tutti, quella è una drogata, una nevrotica pazza sclerata, una londinese che va a farsi visitare dal ginecologo probabilmente perché appartiene alla prima categoria.
Oggi sarò stata la protagonista di un volume contenente almeno venti storie diverse.
Oggi sono a letto a pensare che mi ritiro, che lui è a festeggiare il compleanno di un figlio mai nato.

Credevo di poter scrivere, forse ho creduto male.

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