domenica 12 settembre 2010

Biancosporco e rosso rossetto.

E' una di quelle notti dal bianco sporco e macchie di rossetto sul bordo della vestaglia da notte.
Chili di gelato che placano la sofferenza, il nervosismo e poi subentrano i punti interrogativi e le paure. Sono davvero così superficiale, ho paura di cose davvero superficiali e sono convinta che ne avrò per molto e se non vi sta bene pace e amore.
G. deve essere proprio una di quelle persone tristi, una di quelle che in così tanti anni di esistenza non ha capito un cazzo della vita. Ecco appunto, esistenza, non vita. Così inizia a stringere la mano a Facebook, Internet Explorer e se gli dici: "si scrive con due mani alla tastiera del pc", ti sbrana. E tu sei costretto a chiudere la porta della stanza e riprendere a pensare che prima ancora il pavimento grigio di casa tua era stato infettato da presenze Estranee, Indesiderate.
E sporcarsi la vestaglia di rosso, di grigio, di rosso.
E stendersi sul letto guardare il soffitto e giocare con le parole.

Mi sto trattando male ma vorrei far di me un capolavoro,
vorrei essere curata,
annaffiata,
calpestata,
rianimata,
vorrei essere sbocciata,
insomma cosa che non è ancora accaduta.

Buonanotte.

Il gelato al cioccolato fa schifo.

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