domenica 24 luglio 2011

Puzzo d'alcool.

Mani legate, chiusa in una bolla di sapone troppo spessa per riuscire a scoppiarla.
Rinnego le parole, parole doppiate, parole streghe, parole, parole, parole come nuvole a primavera.
A che cosa serve il loro sguardo fisso sui miei piedi mentre a mò di wikipedia definiscono il concetto che hanno di me?
E' una formalità.
E' un esame?

Dio come erano belli i ti voglio bene che non mi dicesti mai.

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