sabato 2 luglio 2011

Osservavo la signora Ele.

Nove anni al secondo piano di un appartamentino al centro del paese,
un secondo piano troppo lontano dalle costellazioni
e troppo vicino ai pianerottoli ardenti e grigi.
Il nulla:
poco interesse,
mi affaccio e resto immobile come una ciminiera
-è pronta la cena!-
Il fumo finisce
io resto a guardare:
mini-market
gambe incrociate davanti alla porta e
mani come salvadanai.
Come i cieli di dicembre
passiamo le giornate
per ricevere un po' d'amore
mentre sotto il sole di luglio
lei passa le giornate
ad aspettare
un sentimento
diverso
ma pur sempre un sentimento.
Se non l'avremmo conosciuto
ci saremmo accontentati anche noi
e avremmo sorriso
con l'alito pesante
e i denti color ocra.
Mani come salvadanai
gambe incrociate
sotto il sole di luglio
per un po' di pena.
La pena si misura sulla bilancia.

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